Eugenio Cappuccio presenta alla prima edizione della Festa del Cinema di Roma il suo secondo lungometraggio, che vede come protagonista un Fabio Volo mai così “rattenuto” e cupo, affiancato da un ottimo Ninetto Davoli e una “accessoria” Anita Caprioli.
La storia che Cappuccio ci presenta è piuttosto semplice e lineare, diciamo che è facile capire quale ne sarà l’evoluzione fin dal momento in cui si entra nel vivo e i passaggi che costituiscono le svolte del film sono largamente prevedibili. Questo non vuol dire che la pellicola sia spiacevole da guardare, anzi, si segue piuttosto piacevolmente dall’inizio alla fine, regala qualche momento di partecipazione emotiva e strappa anche qualche sorriso, nel complesso si può quindi dire che riesca nei propri obiettivi.
