In una Galassia lontana lontana sono avvenuti cambiamenti importanti, che hanno portato una ventata di aria fresca a quella che è probabilmente la più longeva e amata saga cinematografica di sempre. Rogue one: a Star Wars Story dichiara la propria originalità nel continuum di Star Wars fin dai titoli di testa, in cui colpisce la scioccante mancanza della classica esposizione del prologo sulle note di John Williams. Di fatto, poi, la colonna sonora vede Michael Giacchino alla direzione e lo stupore è potenzialmente doppio. Queste premesse non spaventino i fan di nuova e vecchia data: Rogue one: a Star Wars Story si ritaglia il proprio spazio di autonomia, ma si cala perfettamente nel solco della narrazione principale, rispetto alla quale si pone fra Episodio III e IV, con un setting riconoscibilissimo, tecnologie cui siamo affezionati e introduzioni coerenti.
