TO THE WONDER: LA RECENSIONE DA VENEZIA ’69

To the wonder, alla meraviglia, e in particolare a quella dell’amore nelle sue molteplici sfaccettature. Come spesso accade nel rapportarsi alla sensibilità di Malick, il fascino di una tecnica ineccepibile, fatta di fotografia, inquadrature, movimenti macchina, tempi e musiche capaci di costruire affascinanti sintesi audiovisive, si mescola con una riflessione a tutto tondo sul concetto che il regista si è prefisso di raccontare.

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