«Alla sua età può permettersi di non avere filtri» «Pensavo di non averne mai avuti»: in questo scambio di battute fra l’Agente Bates (Bradley Cooper) e l’ex floricoltore e neo-corriere del Cartello Earl Stone (Clint Eastwood) è possibile ritrovare il modo in cui il pubblico si è abituato ad approcciare il cinema della maturità di Eastwood. E Clint, forse, è sempre stato ciò che oggi gli si riconosce: un regista capace di emozionare senza filtrare il proprio pensiero, senza fare ricorso al politically correct che impedisce di arrivare al nocciolo dei problemi; esprimendo una sensibilità profonda ma non sbandierata, densa e vera come il suo racconto dell’America di provincia.

Anche da giovane non ebbe mai filtri. Questo li ha causato qualche problemino con la “critichetta” volta al politicamente corretto.
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