MEN IN BLACK INTERNATIONAL: LA RECENSIONE

L’agente H (Hemsworth) è uno scapestrato scavezzacollo, apparentemente più muscoli e sorriso che cervello, ma con il suo mentore e capo High T (Liam Neeson) ha in passato salvato il mondo e questo sembra dargli un credito illimitato nell’organizzazione MIB. M (Thompson) è appena entrata nell’agenzia dopo essersi preparata al meglio per farne parte. I due agenti si troveranno a fare coppia in un’avventura che si dipanerà in giro per il mondo, principalmente fra Londra e Marrakesh, nel tentare di sventare una minaccia che coinvolge l’intero universo.

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Un pensiero riguardo “MEN IN BLACK INTERNATIONAL: LA RECENSIONE

  1. In pratica Chris Hemsworth e Liam Neeson hanno ripreso pari pari i personaggi di Will Smith e Tommy Lee Jones, con 2 differenze:

    – Will Smith era perfetto per interpretare il Man in Black ironico e scanzonato, Chris Hemsworth invece no, perché ha un talento comico pari a zero (e le gag pietose che gli hanno fornito certo non aiutano);
    – Qua il vecchio saggio che fa da mentore al Man in Black più giovane ha un minutaggio risicato, perché hanno scelto di affiancare a Chris Hemsworth un Man in Black donna. Ed è stata una scelta asinina, perché quel personaggio è insipido, e l’unico motivo per apprezzarlo è che ad interpretarlo è quella strafiga di Tessa Thompson.

    Nonostante questi difetti, il film presenta 2 belle scene e 2 colpi di scena assolutamente imprevedibili, quindi un 7 su imdb gliel’ho dato. Ma non posso scordarmi che il primo Men in Black di belle scene ne aveva almeno 10, altro che 2…

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