MEN IN BLACK INTERNATIONAL: LA RECENSIONE

L’agente H (Hemsworth) è uno scapestrato scavezzacollo, apparentemente più muscoli e sorriso che cervello, ma con il suo mentore e capo High T (Liam Neeson) ha in passato salvato il mondo e questo sembra dargli un credito illimitato nell’organizzazione MIB. M (Thompson) è appena entrata nell’agenzia dopo essersi preparata al meglio per farne parte. I due agenti si troveranno a fare coppia in un’avventura che si dipanerà in giro per il mondo, principalmente fra Londra e Marrakesh, nel tentare di sventare una minaccia che coinvolge l’intero universo.

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SILENCE: LA RECENSIONE

Alla base di Silence, nuova opera di Martin Scorsese, c’è un argomento affascinante quanto spinoso: il rapporto con il Trascendente, in particolare la concezione cristiana di un Dio caratterizzato dalla stridente compresenza di un amore universale per le sue creature e l’assordante silenzio alle domande dei credenti, l’inazione totale nei confronti dei loro patimenti. Per parlare di questa insondabilità dei progetti divini, Scorsese recupera – insieme al co-sceneggiatore Jay Cocks – il romanzo storico “Silenzio”, dello scrittore giapponese Shūsaku Endō, che racconta le vicissitudini di due padri gesuiti nel Giappone del XVII secolo, epoca delle persecuzioni subite dai cristiani durante il periodo Tokugawa.

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