THE GUNMAN: LA RECENSIONE

Nel tempo Sean Penn ci ha abituato alle sue capacità trasformistiche, passando per talmente tanti ruoli da poter perdere il conto. Quello che effettivamente mancava – e che a quasi 55 anni onestamente non ci si aspettava di vedere – era uno Sean Penn in versione palestrata, pronto a menar le mani e a utilizzare armi come neanche Silvester Stallone ne I Mercenari. A prescindere da questa inaspettata caratterizzazione di un perfetto protagonista che, per il resto, attraverso i noti malinconici occhi riesce perfettamente a rendere il tormento del rimorso e dei rimpianti, The Gunman è fondamentalmente un action thriller onesto, realizzato da quello stesso Pierre Morel che già era riuscito a trasformare Liam Neeson in una macchina per uccidere, algida e determinata, con Taken.

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Recensione di Il Caimano

Parlare di questo film, della sua opportunità e della sua rilevanza politica sembra il passatempo più in voga del momento. A questo punto intendo cimentarmi anch’io, tentando di descriverlo soprattutto come film e permettendomi solo alcune considerazioni che non vogliono essere polemiche o faziose.

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