Skiptrace – Missione Hong Kong è un film diretto da Renny Harlin, prodotto e interpretato da Jackie Chan, che divide lo schermo con Johnny Knoxville. Sulla scia di film di appeal enormemente superiore, come Rush Hour, Skiptrace propone la classica improbabile coppia composta dal personaggio orientale e quello occidentale, profondamente diversi ma perfettamente combinati per raggiungere un comune obiettivo. A questa formula si aggiunge un viaggio attraverso la Cina che sembra ricalcato da un itinerario turistico: se da una parte questo invoglia effettivamente a vedere il paese orientale e le sue meraviglie, dall’altro predispone sviluppi narrativi a volte insensati e troppo artificiosi.
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SELF/LESS: LA RECENSIONE
Quante volte ci viene da pensare che il tempo a disposizione sia troppo poco, che la nostra vita ci sfugga dalle mani troppo in fretta e che per fare tutto quello che abbiamo in mente ci servirebbe ben più di una singola esistenza? Self/Less parte da questo assunto di base prefigurando una realtà in cui sia effettivamente possibile guadagnare una nuova vita, nelle forme di un nuovo corpo in cui trasferire la nostra mente.
BIG GAME – CACCIA AL PRESIDENTE: LA RECENSIONE
Divertente film d’azione teen di matrice finlandese, Big Game – tratto da un romanzo di Dan Smith – si propone in modo originale al pubblico, configurandosi come uno spettacolo certamente non di grande peso, ma capace di divertire e in qualche modo stupire. Se infatti il regista e sceneggiatore Jalmari Helander non rinuncia all’uso di scene d’azione ed effetti speciali propri dei classici film americani, la particolarità dell’ambientazione e della descrizione “rurale”degli abitanti della Finlandia, permette – soprattutto all’inizio del film – alcuni spunti che danno freschezza a un plot altrimenti molto banale. L’interazione fra il potente americano e il giovane finlandese si costruisce nel tempo e permette a entrambi i personaggi di crescere, assumendo maggiore consapevolezza dei propri limiti e delle proprie possibilità: Oskari vive nell’ombra di un padre considerato alla stregua di un eroe nazionale; William Alan Moore ha fatto dell’apparenza la sostanza del suo potere presidenziale. Entrambi hanno bisogno di dimostrare, in primis a se stessi, il proprio valore. Quando i terroristi che hanno abbattuto l’Air Force One si paleseranno per completare il lavoro, i due protagonisti avranno loro malgrado la propria chance di farsi valere.
THE GUNMAN: LA RECENSIONE
Nel tempo Sean Penn ci ha abituato alle sue capacità trasformistiche, passando per talmente tanti ruoli da poter perdere il conto. Quello che effettivamente mancava – e che a quasi 55 anni onestamente non ci si aspettava di vedere – era uno Sean Penn in versione palestrata, pronto a menar le mani e a utilizzare armi come neanche Silvester Stallone ne I Mercenari. A prescindere da questa inaspettata caratterizzazione di un perfetto protagonista che, per il resto, attraverso i noti malinconici occhi riesce perfettamente a rendere il tormento del rimorso e dei rimpianti, The Gunman è fondamentalmente un action thriller onesto, realizzato da quello stesso Pierre Morel che già era riuscito a trasformare Liam Neeson in una macchina per uccidere, algida e determinata, con Taken.
Recensione di Thor: The Dark World
Ritorna al cinema Thor, il Dio del Tuono, figlio di Odino e protagonista dell’omonima serie di fumetti Marvel. A incarnare il vendicatore di Asgard sul grande schermo è nuovamente Chris Hemsworth, sempre accompagnato da un cast di alto profilo.
Recensione di Dead man down – Il sapore della vendetta
Forte del successo di Uomini che odiano le donne, Niels Arden Oplev si cimenta con la direzione di un thriller dalle diverse sfaccettature, che porta in scena Noomi Rapace insieme ad attori di fama internazionale come Colin Farrell, Dominic Cooper, Terrence Howard e Isabelle Huppert.
Recensione di Die Hard – Un buon giorno per morire
John McClane è uno di quei personaggi che, oltre a contribuire in modo determinanteall’affermazione di Bruce Willis, ha saputo diventare icona dell’action movie, con il suo mix di testarda determinazione e tagliente ironia.
Recensione di Resident Evil: Retribution
Creare un videogioco e realizzare un film sono due cose molto diverse, che implicano competenze, modalità di fruizione, approcci differenti. Ad oggi sono pochi i film che hanno saputo essere buone trasposizioni di videogiochi, sono più i videogiochi riveelatisi in grado di trasporre i film da cui derivano, delineando un rapporto fra media potenzialmente esplosivo, ma che non ha ancora trovato una formula universale per non esplodere in mano ai realizzatori. La serie di Resident Evil è un brand in cerca della propria identità: distaccatasi fin dall’inizio dal videogioco, la versione cinematografica ha puntato tutto sul personaggio di Alice (Milla Jovovich), creata ad hoc per diventare protagonista di una narrazione sci-fi/action/horror i cui riferimenti al gioco sono concreti solo nel secondo capitolo. Sul grande schermo la serie è giunta oggi al quinto episodio, tornando nelle mani di Paul W.S. Anderson, che ne aveva diretto il primo e il quarto adattamento.
Recensione di Red
Negli ultimi anni l’industria cinematografica ha preso a considerare con molta attenzione il mondo dei fumetti come un contenitore di universi narrativi dal quale pescare i soggetti per adattamenti più o meno riusciti, ma comunque capaci di attirare in sala un ampio pubblico. Nel caso di Red, l’opera dal quale è tratto il film è un fumetto scritto da Warren Ellis e illustrato da Cully Hamner per le insegne della DC Comics. Anche senza aver letto le striscie, risulta immediato immergersi nella narrazione ed entrare in sintonia con i personaggi che ne sono protagonisti.
Recensione di G.I. Joe – La nascita dei Cobra
Dopo Transformers, un’altra celebre linea di giocattoli diviene lo spunto per la realizzazione di un blockbuster tutto azione ed effetti speciali, affidato questa volta alla regia di Stephen Sommers. I G.I. Joe cinematografici sono un segretissimo reparto d’elite internazionale, equipaggiato delle migliori tecnologie e votato alla difesa del mondo contro gruppi di terroristi altrettanto avveniristicamente dotati.
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