TOMB RAIDER: LA RECENSIONE

A distanza di 15 anni dalla sua ultima apparizione cinematografica (Lara Croft: Tomb Raider – La culla della vita) Lara Croft torna sul grande schermo grazie a Roar Uthaug, con il reboot cinematografico della saga. In termini videoludici il film di Uthaug si ispira a un prodotto del 2013 che propone una Lara Croft ben diversa da quella presentata al mondo da Core Design nel 1996 e poi portata al successo cinematografico da Angelina Jolie: se a quel tempo Lara Croft era un’affermata archeologa, bella ed estremamente sicura di sé e dei propri mezzi, la Lara del reboot a opera di Crystal Dynamics per Square Enix è una giovane laureata, determinata a farsi un nome nel campo dell’archeologia, ma che non ha ancora maturato una piena consapevolezza di sé e delle proprie abilità, più vicina a una ragazza reale che alla supereroina degli anni ’90.

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