Benedetta Follia è il ventiseiesimo lungometraggio da regista e attore per Carlo Verdone, questa volta nei panni di Guglielmo, direttore di un negozio di articoli religiosi e arredi sacri abbandonato dalla moglie Lidia (Lucrezia Lante della Rovere) nel giorno del loro venticinquesimo anniversario. Non bastasse questo, Lidia confessa al marito di tradirlo da un anno… con una commessa che lavora nel suo stesso negozio! La notizia è devastante: strappato a una routine monotona ma confortante, Guglielmo si ritrova improvvisamente senza moglie e commessa. Reagisce con spirito pratico, iniziando una serie di colloqui per rimpiazzare la sua dipendente: e proprio quando il posto sembra aver trovato un’assegnataria, nella vita del protagonista irrompe Luna (Ilenia Pastorelli), una ragazza di borgata con dei problemi di denaro e una parlantina inarrestabile. Luna è quanto di più lontano si possa immaginare da una commessa adatta all’esercizio di Guglielmo, ma l’uomo decide di darle una possibilità, assumendola per un mese.
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MAMMA O PAPA’: LA RECENSIONE
Quindici anni di vita insieme possono portare una coppia a scoprire di non sentirsi più tale, a desiderare di porre fine a una relazione nel reciproco rispetto e mantenendo un affetto di fondo. È questa la situazione in cui si trovano Valeria (Paola Cortellesi) e Nicola (Antonio Albanese), che già da un anno sono alle prese con le pratiche di un divorzio consensuale.
SINGLE MA NON TROPPO: LA RECENSIONE
Il regista tedesco Christian Ditter dirige il cast di Single ma non troppo, composto da Dakota Johnson, Rebel Wilson, Damon Wayans Jr., Anders Holm eAlison Brie per descrivere la percezione del rapporto di coppia nella New York di oggi, fra stereotipi e cliché datati e prevedibili.
NATALE ALL’IMPROVVISO: LA RECENSIONE
Ogni famiglia ha le sue difficoltà, i Cooper certo non fanno eccezione, anzi: Charlotte (Diane Keaton) e Sam (John Goodman) sono sposati da tanto, ma sembra ormai deciso che questo sia l’ultimo Natale che passeranno insieme. Ciò implica che il Natale che viene sia più sentito del solito per loro. Ma anche il resto della famiglia si porta dietro i suoi problemi, che deflagreranno tutti al cenone.
Recensione di 20 anni di meno
I tempi cambiano. Le mode e gli usi cambiano, così come le persone. Certo, alcune realtà sono dure a morire, come il fascino esercitato sugli uomini maturi da ragazze più giovani, ma che dire quando l’attrazione nasce fra una donna matura e un ragazzo molto più giovane? 20 anni di meno, del regista David Moreau cala Virginie Efira nei panni della trentottenne Alice che si trova suo malgrado a frequentare il diciottenne Balthazar, interpretato da Pierre Niney.
Recensione di 7 Psicopatici
Se il cast selezionato per realizzare un film è quello giusto, anche la più surreale e complessa delle commedie può risultare un successo. Lo sa bene Martin McDonagh, regista di 7 Psicopatici e già vincitore di un Oscar per il corto Six Shooter, che ha affidato i ruoli principali e secondari ad attori di riconosciuto talento come Colin Farrell,Sam Rockwell, Woody Harrelson, Christopher Walken, Tom Waits, Abbie Cornish e Olga Kurylenko.
Recensione di Parto col folle
Un road movie che vede protagonisti Robert Downey Jr. e Zach Galifianakis, diretto da Todd Phillips (Una notte da leoni), evoca nella testa di un potenziale spettatore l’idea che si tratti di un film di buona qualità, sicuramente capace di intrattenere con grasse risate per l’ora e mezza della sua durata. La realtà dei fatti non corrisponde pienamente a queste aspettative, ma procediamo con ordine.
Recensione di Promettilo!
Un caravanserraglio colorato e fracassone è la migliore – e più rispettosa – metafora del nuovo lavoro di Emir Kusturica, una commedia che costruisce la propria identità ondeggiando fra la parodia, il surrealismo e una becera grossolanità.
Tsane è un ragazzo che vive nella campagna serba con il nonno, in un paesino dov’è l’unico studente di una scuola in procinto di essere chiusa. Malgrado appaia in ottima salute e ancora capace di difendere la donna di cui è innamorato – che sarebbe poi la maestra di Tsane – dagli assalti di un irriducibile spasimante, il nonno ha paura per suo nipote, per cosa potrà accadergli una volta che lui verrà meno.
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Recensione di Il mio amico Eric
Ken Loach, dopo due film decisamente duri come In questo mondo libero e Il vento che accarezza l’erba, torna sul grande schermo con un’opera dai toni più leggeri: una commedia con elementi di dramma, capace di parlare di amore ed amicizia con semplicità e… un accento francese. Guest star e produttore esecutivo è infatti il campione di calcio Eric Cantona, indimenticata stella del Manchester United, alle prese con un suo omonimo decisamente più sottotono.
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Recensione di Immagina Che…
Dopo una serie di film non propriamente esaltanti, Eddie Murphy si cimenta con una commedia per famiglie che non aggiunge niente al genere, ma risulta una declinazione estremamente gradevole e delicata del tema “conflitto famiglia/lavoro”. Evan (Eddie Murphy), classico cavallo di razza della finanza americana, broker dal grande fiuto che dedica tutto se stesso al lavoro. si trova in competizione con Whitefeather (Thomas Haden Church), un collega che si affida a sogni e intuizioni “da indiano” per cercare di sottrargli clienti importanti. A complicare la sua situazione c’è anche la figlia Olivia (Yara Shahidi), affidatagli – per la settimana di “turno” – dalla moglie, con la quale Evan è separato. Olivia è una dolcissima bambina che, come il Linus schulziano, porta sempre una coperta al suo seguito, oggetto con la quale è in grado di entrare in un mondo di fantasia abitato da regine e principesse. La bambina passa molto tempo a parlare con questi personaggi immaginari, suscitando la perplessità e il fastidio del padre, almeno fino a quando tali principesse immaginarie non iniziano a dargli clamorosi suggerimenti finanziari. Il progressivo avvicinamento fra padre e figlia, porta all’improrogabile scelta finale fra il raggiungimento del culmine di una carriera o il definitivo consolidamento degli affetti familiari.
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