He won’t get far on foot: prosegue così il titolo dell’autobiografia di John Callahan (1951-2010), dalla quale Gus Van Sant ha tratto l’omonimo film. Callahan, affermato vignettista satirico, è indubbiamente un personaggio che ben si presta a diventare protagonista di un racconto di dannazione, crescita e redenzione: orfano e con problemi di alcolismo fin dall’adolescenza, a 21 anni è vittima di un incidente stradale che lo rende tetraplegico.
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INVENTARIA 2016 – ANAMNESI Narrazioni Paramediche di e con Marco Bianchini
Concepito a partire da una traumatica esperienza diretta, Anamnesi è praticamente un “one man show” che l’autore e attore Marco Bianchini mette in scena mescolando ricordi personali, di parenti e amici, cartelle cliniche, dati medici e riferimenti religiosi e storici. Il risultato di questo apparente guazzabuglio di elementi è uno spettacolo accattivante, che al pari dei contenuti mescola registri e toni, creando una continua alternanza fra serio e faceto, fra ironico e drammatico, ottenendo nel complesso un’intelligente satira, intesa alla latina come appunto spettacolo vario e composito.
Recensione di Religiolous
Sulla scia di Michael Moore, Bill Maher, comico americano poco noto dalle nostre parti, ha realizzato un documentario satirico sull’improbabilità dei diversi Credo religiosi, dandogli un titolo che entrerà probabilmente nel vocabolario della lingua inglese.
Il termine “religiolous”, crasi di “religious” e ridiculous” è probabilmente l’intuizione più grande dell’opera di Maher ,che per il resto, pur avendo finalità potenzialmente importanti, non ha soddisfatto purtroppo le mie aspettative. Il documentario propone Bill a confronto con i rappresentanti di diverse varianti delle tre religioni monoteiste, con l’intenzione di porre i fedeli di fronte alle contraddizioni e inverosimiglianze delle loro confessioni